Let it snow let it snow let it snow

Non sopporto il freddo. Non mi piacciono le strade ghiacciate. I miei nervi saltano al centro commerciale tra urla di bambini e adolescenti che ridono e mamme piene di borse che consolano i bambini che piangono e sgridano gli adolescenti che ridono. Conosco a memoria quelle pubblicità di pandori e cioccolata e profumi.
Ma il periodo natalizio, è sempre il periodo natalizio. 

Come potrei fare a meno di guardare verso l'alto la neve arrivare lenta leggera dal nulla, bere

La lista di fine anno - Le 3 canzoni

Tra le canzoni che hanno accompagnato questo mio 2013 al primo posto ricorderò I will wait dei Mumford and Sons. Capitava sempre al momento giusto.

Al secondo posto Divenire di Einaudi, che ho ascoltato lavorando, studiando, a casa, correndo. Non mi stanca mai.

Al terzo Get lucky dei Daft Punk, che mia

Il principe azzurro prende il bus

La mia amica C. la settimana scorsa ha conosciuto un ragazzo sul bus. Un ragazzo che lei non aveva mai visto prima perchè mai guardato, mai notato. Si son conosciuti quando lui ha interrotto la sua lettura per dirle che doveva assolutamente confessarle di non aver mai visto ragazza più bella. A questo punto, dopo un complimento del genere, ovviamente questo anonimo semplice ragazzo che prende il bus è diventato un uomo che potrebbe forse diventare l'uomo della vita di C.
C. si è presentata, gli ha detto dove lavorava, cosa fa nella vita... due chiacchiere prima che lui scendesse alla sua fermata. 
C. era così triste perchè forse non l'avrebbe mai più rivisto. Invece il giorno dopo è arrivata una sua mail! 
Lui ha cercato il suo nome e indirizzo mail nella pagina web del suo ufficio e l'ha contattata!
Qualche giorno dopo è andato a trovarla in ufficio con un cestino contenente orsetto, libro, magnete e altre cosette che non ricordo. 
Romanticissimo! E' la prova che i film (commedie romantiche) raccontano la verità. Il principe e la principessa.
Uno qualunque, semplice, nè particolarmente bello nè bravo, che dice

La lista dei buoni propositi - il pollo

E' tempo di comprare regali di Natale e di fare liste di buoni propositi per il 2014.
Al primo posto metto lo sport. Devo ricominciare a andare a correre, fare un po' di pesi e altra roba del genere.
Al secondo posto metto i viaggi. Voglio viaggiare di più. Non è questione di tempo nè di soldi. Un weekend libero lo si trova. Poi prenotando in anticipo, accontentandosi di un volo low cost e un ostello e comprando un paio di scarpe in meno all'anno (o forse due paia in meno), si riesce.
Al terzo posto devo imparare a cucinare il pollo piccante che

La lista delle liste

Vorrei guardare un film seduta sul mio divano, con la mia tazza di te', mentre fuori la temperatura e'sotto zero... ma posso guardare solo questa sciocca serie tv perche' la mia coinquilina ha impostato la registrazione automatica di programma e se cambio canale la registrazione si interrompe.
La mia coinquilina registra due o tre film al giorno, perche'non ha tempo di guardarli.
Credo si siano accumulate 180 ore di registrazione di film e serie tv.
Quando avra' tempo di guardarli tutti?
E mentre guardera' quelle registrazioni ne registrera'delle altre?
Non finira'mai! Sara'sempre una corsa per recuperare ore!
E riflettendici... lo faccio un po' anch'io. Non con le serie tv ma coi libri, compro libri che chissa' quando leggero'. E compro vestiti che chissa'quando mettero', compro ingredienti per biscotti che non so quando faro', scrivo appunti sulla mia agenda su argomenti su cui scrivere post che chissa'quando pubblichero'.

Abbiamo tutti una lista di cose da fare, da vedere, leggere che si allunga e non puo'finire. Sara' a questo che

Traslocando (parte 3)

Ecco che arriva il momento dell'ennesimo trasloco. Stavolta non piove ma fa un freddo che non immaginate.
Le cose che più mi mancheranno di questa casa sono: al primo posto, tutte le decorazioni francesi che l'amico gay del mio coinquilino gli ha regalato, soprattutto il modellino di Tour Eiffel, che ho potuto tenere nella mia camera.
Al secondo posto il divano, comodo e piuttosto grande (non abbastanza, secondo Carlo).
Al terzo la macchina rossa scassata dei vicini, ogni tanto non parte e

Altri 5 minuti ancora...

Dico "adesso basta" e invece...

Sollevo le coperte e mi alzo quando son passati 25 minuti dal suono della sveglia...
E' passata mezz'ora da quando ho iniziato a salutare il mio amico quando la chiamata skype in teoria era quasi finita...
Dopo caffè e seconda fetta di torta ho mangiato anche uno yogurt ai cereali...

E tu, che regalo hai ricevuto?

Oggi la mia collega ha ricevuto come regalo di compleanno da parte del fidanzato dei cupcakes colorati in tema mini pony... 
Dolcetti rosa, azzurri e arcobaleno con le statuine dei cavallini rosa sopra, al posto delle candeline.
La collega ha compiuto 26 anni, mica 6, e il suo ragazzo è qualche anno più grande di lei. Potrebbe sembrare una stupidaggine di regalo invece tutte noi ragazze ci siamo quasi commosse dalla dolcezza del gesto!

Quanto è importante un regalo di compleanno?
Importa più il gesto o la sorpresa o il costo?

Secondo me l'importante è farlo. 
Il detto l'importante è il pensiero,

Sei a casa se... - parte 2

... sei a casa se uscendo di casa per fare una passeggiata da sola coi tuoi pensieri su cui concentrarti finisci per incontrare, per caso, per strada, quattordici persone che conosci: un collega, un coinquilino di un collega, un'amica, un'amica di un amico...

Tre cose belle

Quando vedo qualcosa di triste o ho nostalgia di qualcuno o di qualcosa o le cose non vanno nel migliore dei modi, penso sempre che potrebbe andare peggio e poi faccio un elenco delle cose belle che vedo, ho o avrò.

Questo post è la mia lista di oggi.

L'ombrello. Che e sempre nella mia borsa. Credo pioverà nel pomeriggio.
L'sms di Fabiola, che ci aspetta tutte a casa sua per il tè.

Il quadro

Il mio nuovo vicino di scrivania mi ha chiesto di poter appendere alla parete del nostro ufficio un quadro, una foto di una moschea con la scritta "Saluti da..." un posto che non ho nemmeno tentato di leggere. 
Quel quadro era un regalo, piuttosto bruttino direi, che qualcuno aveva probabilmente fatto al nostro precedente collega il quale aveva ben pensato di chiuderlo in un cassetto e dimenticarlo li'.
Per me sulla scrivania e in ufficio come sul comodino e nella stanza da letto ci sono oggetti e foto da guardare e mostrare e oggetti da chiudere in un cassetto.
Sopra al mio comodino c'e'un barattolo di vetro con delle conchiglie raccolte vicino a casa dei miei quest'estate, alla parete foto e cartoline. Sulla mia scrivania c'è una copia della chiave della porta di casa di cui ho rotto la serratura a maggio, una chiave che non apre più niente ma mi ricorda i primi giorni in quella casa.

Adesso nella parete dell'ufficio ci sarà anche un quadro di una qualche moschea visitata da una qualche turista e ragalata (forse) a un qualche collega...


Piove piove la gatta non si muove...

Quando si conoscono persone nuove, dopo le classiche domande nomi, cognomi, città, professioni, arriva sempre il momento in cui si hanno mille domande da fare ma non c'è quella confidenza tale da poterle chiederle.
"La ragazza che ti accompagna è tua moglie o tua figlia?".
Arriva quindi qel momento imbarazzante di silenzio che spesso è rotto quando qualcuno inizia a parlare dei figli. Numero,età, scuola... I figli son sempre un buon argomento, si posson fare tante domande a riguardo e un genitore ha sempre qualcosa da dire a riguardo.
E chi figli non ne ha?

Personalmente, posso classificare le persone senza figli che ho incontrato in due categorie: chi in quei momenti parla del tempo e chi dei gatti.
Chi possiede un gatto pensa che tutti amino i gatti. Iniziano a raccontarti di come li abbiano raccolti dalla strada, curati, portati dal veterinario. Come quei piccolini amino giocherellare col gomitolino di lana della nonna, come quei grossi pesanti amici sbuchino coi loro occhioni vispi dalla finestra, come siano felici quando vedono il pranzetto pronto (quello della pubblicità in televisione magari, tra uno spot per dimagrire e uno per donazioni ai bambini affamati del terzo mondo spesso c'è una pubblicità di una lattina di cibo per gatti). E poi iniziano a raccontarti delle loro avventure, di quella volta che il gattino stava camminando in bilico nel cornicione e quando hanno dovuto prendere la scala per recuperarlo dal ramo dell'albero e salvarlo.

Personalmente,

Sei a casa se...

E' difficile cambiare casa, quartiere, città, lavoro... 
Un giorno però succede che ti senti "a casa". Può capitare rientrando la sera o mentre ceni, a un certo punto succede.

Ecco il mio elenco di suggerimenti che indicano che ci siamo ambientati in un nuovo posto:

Non ti perdi per andare al lavoro, nè quando vai a correre. Prendi il bus giusto e sai dove parcheggiare.
La commessa del supermercato smette di chiederti se vuoi fare la carta per la raccolta punti.
Il cane dei vicini abbaia per meno di mezz'ora dopo il tuo arrivo.
Conosci il tuo numero di telefono a memoria.

Appendi foto dei tuo nuovi amici, viaggi e serate vari sulla mensola del salotto.

Poi ho capito cosa c'era di diverso in lui...

Oggi è entrato in ufficio il mio nuovo capo. Sono qui da un mese e oltre al fatto che lui è sempre occupatissimo e difficile da vedere, tant'è che l'ho incontrato due volte, le ultime due settimane è stato in ferie quindi non posso dire di conoscerlo bene, so che faccia ha ma non ricordo i dettagli. Comunque lo conosco abbastanza da aver notato qualcosa di diverso vedendolo oggi.
A fine riunione mi son resa conto di quale dettaglio non mi tornasse: i capelli! Si era tinto i capelli. Via il brizzolato, è arrivato un castano-castoro. Un uomo sulla sessantina coi capelli tinti, che due volte su tre ha la scarpe da ginnastica, i jeans e la polo - magari bianca o rosa.

Poco dopo è tornato, per dirmi un'altra cosa, mangiando una barretta ai cereali. Quello era evidentemente il suo pranzo e evidentemente voleva farlo sapere a tutti...
Immagino che a quest'ora sia in palestra su una bici a sudare a ritmo di musica anni '70 del suo lettore mp3, probabilmente regalatogli dalla figlia.
Poi penso a quei giovani che cercano di vestirsi in modo formale, si lasciano crescere un po' di barba e ordinano vino a pranzo, quelli che

Mio nipote da piccolo

Stamattina ho pensato a un'amica che non sentivo da parecchio tempo e ho deciso di contattarla.
Non sapendo se aveva lo stesso numero di cellulare o indirizzo mail ho deciso di contattarla via facebook, non avrà mica cambiato nome! Invece si!
Sfogliando il mio elenco contatti ho notato che non era la sola ad aver cambiato identità. Di default, se ricevo una richiesta di contatto da qualche nome che non conosco la rifiuto.
Cosa avrà mai di tanto misterioso e segreto da proteggere? Che ragione c'è di nascondersi dietro un  nome finto? Non farsi scoprire dal capo? Cos'è che il capo non dovrebbe scoprire? Che scuola hai fatto e come si chiama il tuo ragazzo nelle informazioni di profilo oppure non dovrebbe vedere le tue foto? Che cosa potresti aver fatto di così scandaloso o illegale? In ogni caso chi ti ha scattato le foto e chi è tra i tuoi contatti ti ha vista! Non è più così segreto.
Ma c'è una seconda categoria di contatti misteriosi... chi non mette la sua faccia come immagine di profilo.
Perché c'è la foto di un gatto sotto al tuo nome? Oppure quale delle quattro ragazze in costume

Poteva andare peggio - i pulsanti

Questo è il secondo post della serie "come siamo fortunelli" , l'ultimo di quelli che potete leggere ad oggi, ma sicuramente non l'ultimo che leggerete.
Cosa c'è di meglio di tornare a casa dopo una lunga intensa giornata di lavoro? Una bella cenetta: bistecchina e insalata fresca. Doveva essere una serata tranquilla, senza coinquilino. Invece è diventata un racconto da film o... fumetto o... soap opera!
Il mio nuovo appartamento ha il sensore antincendio, il mio coinquilino mi aveva avvertita di accendere l'aspiratore della cappa del fornello per qualsiasi cottura, dalla bistecca al soffritto. E allora, accendiamo! E apriamo anche la finestra! Non si sa mai.
E invece tac!
Non faccio in tempo a girare la bistecca che scatta l'allarme! Dov'è la centralina? Come si spegne? Dov'è il mio telefono per chiederlo? In borsa! Dov'è la borsa? Panico!
Immaginate i vicini... Già immaginavo pompieri, ambulanze... apro la porta per scendere a chiamare il vicino quando dalla porta dell'appartamento che pensavamo disabitato esce di corsa un ragazzo, scalzo. Gli dico che non è successo nulla e gli chiedo di aiutarmi a spegnere quel coso! Scena da supereroe - tipo Spiderman, ma in pijama - con un balzo stacca tutta la centralina dalla parete e blocca l'allarme: per caso aveva premuto il pulsante giusto.
Ecco come ho conosciuto il mio vicino supereroe! Dopotutto la serata era stata salvata.
Per poco...

Paese che vai... cibo che ti mancherà! (parte 1)

In ogni paese in cui stata, in cui ho abitato o sono stata in vacanza, ho assaggiato qualcosa che mi ha letteralmente fatta innamorare. Qualcosa che devo assolutamente mangiare ogni volta che torno in quel paese.
Dieci giorni in America mi son bastati per acquisire una certa "dipendenza" da cookies... non posso tradurli in biscotti, perché non sono semplici biscotti! E' un impasto di farina e mille ingredienti delle dimensioni di un dischetto di diametro 15cm. Insomma, una "pizzetta dolce".
C'è questo posto, l'Insomnia, non l'Insomnia café del telefilm Beautiful, ma l'Insomnia cookies, dove vendono solo queste delizie. Il mio gusto preferito è quello al cioccolato, con scaglie di due tipi di cioccolato, caffè, marsh mellow, cannella, menta. Forse dovrei aggiungere anche pollo. Ogni morso riconosco un gusto in più. Una cosa fantastica!
Adoro l'America, per i cookies!


... continua!

Il mio coinquilino ideale (parte 1)



C'è una pagina Facebook intitolata Il coinquilino di merda che raccoglie le testimonianze di ragazzi, per lo più studenti, costretti a condividere l'appartamento con personaggi dalle strane abitudini o che combinano disastri di vario tipo in casa loro. Tipicamente le storie riguardano lavandini intasati di qualche strano cibo o materiale oppure dispense o peggio frighi con avanzi di mesi, raccolte di soprammobili improponibili etc...

E' facile trovare difetti nei propri coinquilini. Alla quarta settimana che passo l'aspirapolvere perchè il mio coinquilino passa il sabato fuori, mi chiedo come potrebbe essere il mio coinquilino ideale! Mille idee mi stanno passando per la testa...

Punto primo: dividiamo la casa, quindi cucina, bagno e salotto devono essere tenuti in ordine e puliti. I piatti devon essere lavati subito dopo cena, non esiste che si aspetti il mattino dopo "perchè così li lava assieme alla tazza della colazione". Il lavandino del bagno deve rimanere pulito, non importa se

La frase del venerdi - sul caffè



"Caffè? Vuoi caffè? è acqua sporca tesoro, prendi il tè" 

(un'elegante hostess sulla cinquantina in servizio in un aereo della US airways partito dall'Italia e diretto a Philadelphia, USA).

la frase del venerdi - sui buoni propositi

Sul post "La lista dei buoni propositi - La gente (parte 1)" mi proponevo di non badare ai pessimisti. Di recente mi son fatta contagiare da chi riesce sempre ad aggiungere un "e poi ti potrebbe anche succedere che (...)" iniziando a pensare a sfighe improbabili che sarebbero potute succedermi in questo periodo pieni di impegni e pensieri.
Oggi ho finalmente risolto un pò di faccende! Concluso un pò di cosette che mi stavano a cuore.
Niente di tutto quello che - sarebbe potuto - forse - magari - succedere, è successo.
La frase del venerdi è quella della mia collega: "Te l'avevo detto che sarebbe andato tutto bene".
Già. Spesso ascolto le persone sbagliate.

Traslocando (parte 2)



Al quarto posto, odio i traslochi per quello che resta nella credenza e in frigo. 
Tipicamente, restano: una confezione di spaghetti da kilo (la scatola di emergenza), tre lattine di fagiolini, un fondo di briciole nel sacchetto della scatola dei cereali, mezzo panetto di burro, un vasetto di marmellata (aperto il mese prima). 
Così gli ultimi giorni si pranza e cena con spaghetti e fagiolini. 
Ma prima di lasciare l'appartamento ci si ricorda del freezer! Il freezer! Ecco apparire nel cassetto due bistecche, congelate perché te le ha comprate tua mamma che pensa che tu non sia in grado di farti una spesa decente e mangiare in modo equilibrato. 

... continua!

Traslocando (parte 1)



Le cinque cose che odio (di più) dei traslochi...

Chissà perché due volte su tre quando è ora di traslocare, piove. Gli scatoloni che si bagnano, i rischi di scivolare facendo le scale con le scarpe bagnate, i capelli da asciugare col phon che era in uno di quegli scatoloni cariati in macchina per primi. Forse.

Inscatolando il contenuto di armadi e cassetti si trovano sempre cose dimenticate, che si aveva perso la speranza di rivedere. Ma soprattutto se ne perdono il doppio. Probabilmente esiste uno scatolone magico che fa sparire oggetti. 

Qualcosa va rotto. Sempre. Qualcosa di importante che non avremo il tempo di aggiustare, ovviamente e non potremo nemmeno buttare lasciando così ogni speranza, perché avremo già portato fuori la spazzatura!

continua...

Ho spesso pensato che un giorno...

Ieri pomeriggio ero convinta che la frase del venerdi di questa settimana sarebbe stata questa: "Ti ospito io, prendi il mio letto che io dormo sul divano".
Questa proposta è arrivata da un collega, G., l'ultima persona al mondo dalla quale me la sarei aspettata. 
Il mio contratto di affitto scade a fine aprile, ma probabilmente dovrò fermarmi in città un pò di più, forse giorni, forse settimane. Così ho due alternative: tornare a casa dai miei e farmi quelle quattro ore di macchina al giorno oppure stare in un bed and breakfast. Non ho ancora deciso. Dipende da quanti giorni resterò. Ne sto parlando da un pò con gli amici e i colleghi. Ieri, il mio collega G., che conosco da pochi mesi e vedo una volta alla settimana, mi ha proposto di cedermi il suo letto. Non me lo sarei mai aspettata da lui. Certo, siamo più che colleghi, ho spesso pensato che un giorno saremo diventati amici. Parliamo di vita, di futuri, uno ascolta l'altra quando le cose non vanno al lavoro, coi rispettivi capi, coi colleghi e a casa.
La frase del venerdi sarebbe stata quella, l'avrei scritta ieri sera se non avessi avuto altro a cui pensare.
Ieri sera...