Il quadro

Il mio nuovo vicino di scrivania mi ha chiesto di poter appendere alla parete del nostro ufficio un quadro, una foto di una moschea con la scritta "Saluti da..." un posto che non ho nemmeno tentato di leggere. 
Quel quadro era un regalo, piuttosto bruttino direi, che qualcuno aveva probabilmente fatto al nostro precedente collega il quale aveva ben pensato di chiuderlo in un cassetto e dimenticarlo li'.
Per me sulla scrivania e in ufficio come sul comodino e nella stanza da letto ci sono oggetti e foto da guardare e mostrare e oggetti da chiudere in un cassetto.
Sopra al mio comodino c'e'un barattolo di vetro con delle conchiglie raccolte vicino a casa dei miei quest'estate, alla parete foto e cartoline. Sulla mia scrivania c'è una copia della chiave della porta di casa di cui ho rotto la serratura a maggio, una chiave che non apre più niente ma mi ricorda i primi giorni in quella casa.

Adesso nella parete dell'ufficio ci sarà anche un quadro di una qualche moschea visitata da una qualche turista e ragalata (forse) a un qualche collega...


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