La chatte di Jessica e the Artist

I corsi di lingua per adulti sono occasione per imparare o perfezionare una lingua ma anche per svagarsi, pensare ad altro oltre al lavoro e conoscere persone nuove.
Provate per credere, in ogni classe c'è un personaggio curioso, più interessante di altri, qualcuno che ricorderete sorridendo ad anni di distanza.
Qualche anno fa mi sono iscritta a un corso di francese. All'arrivo di un nuovo studente, Sophie, l'insegnante,




 chiedeva sempre a tutti di fare una breve presentazione. Io ricordo che tutti raccontavano nome, professione, da dove venivano e dove abitavano e perchè stavano studiando il francese. Raccontandolo qualcuno si incuriosiva e faceva domande e diventava una bella discussione. E' normale.
Le cose erano diverse quando arrivava il turno di Jessica, una ragazza sui 25 anni, un pò sovrappeso, taciturna, sempre imbronciata e seduta stravaccata come se tutto e tutti le dessero fastidio.
Lei si presentava dicendo semplicemente di chiamarsi Jessica, venire da Chicago, lavorare in un'azienda e che l'azienda l'aveva mandata al corso. Quando l'ultimo arrivato chiedeva che lavoro facesse di preciso, lei rispondeva Risorse Umane. Nessuno aveva il coraggio di chiedere altro.
Ricordo sorridendo una lezione in cui Sophie chiese di raccontare una storia, parlare di qualcosa che era vero nel passato ma adesso non lo è più. Quando arrivò il turno di Jessica lei disse: j'avais une chatte, maintenant elle est morte, tradotto: avevo una gatta, ora è morta. Io e il mio vicino di banco ci siam messi a ridere così forte e ancora ora quando parliamo di quel corso di francese ridiamo nel ricordarlo!

Invece ad un recente corso di inglese il premio "personaggio da ricordare" lo assegno ad Andrea. Non sono nemmeno sicura che si chiamasse così. Già alla seconda lezione si era beccato il soprannome di the Artist. Un ragazzo sulla trentina, non so descriverlo, cambiava così velocemente look: oggi capelli talmente lunghi e ricci da essere raccolti da una fascetta e la settimana dopo rasato ma in compenso con una barba foltissima. A volte portava occhiali enormi altre volte le lenti. Lavorava in un qualche centro, coi bambini. Organizzava eventi in paese, disegnava fumetti e sognava di aprire un'azienda di abiti suoi.
Aveva sempre un pezzo di carta con sè, scarabocchiato con disegni di ogni genere. Ad una lezione un suo vicino di banco gli chiese cosa stesse disegnando quel giorno: un angelo caduto mentre volava...
Si può facilmente immaginare la reazione degli altri studenti. Ammettilo, stai sorridendo anche tu!

Si, questi corsi serali per adulti, che siano di lingue, balli caraibici, riconoscimento funghi dell'Abruzzo, decoro di scatole di cartone - insomma di qualunque genere - sono anche occasione per conoscere gente, stringere amicizie ma soprattutto incontrare persone che ricorderemo per sempre.


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