I cinque suoni che non sopporto - parte 1


Io non sopporto parecchie cose, persone maleducate, giorni di pioggia, ritardi dei treni, file chilometriche alle casse dei supermercati, panettieri che toccano pane e soldi e poi di nuovo pane.
Non sopporto anche molti suoni.
Al primo posto, non per fastidio, ma perché è il primo rumore che sento al mattino, c'è la mia sveglia. Una vecchia sveglia vecchio stile che fa un piccolo "toc" prima di partire con il classico suono assordante che sicuramente i miei vicini di casa conoscono. Faccio un infarto ogni volta.

Al secondo posto, la suoneria per sms con la voce di un bambino che annuncia "ti è arrivato un messaggio", che, si sa, non è la voce di un bambino. Il fastidio aumenta proporzionalmente al volume e al numero di sms concatenati.


Al terzo posto, l'allarme della porta d'emergenza in fondo al corridoio dove c'è il mio ufficio. C'è un cartello 50x50 cm che dice "porta allarmata, passare il cartellino per uscire". Ovviamente
in Italia nessuno legge i cartelli.

Al quarto posto, la voce di Serena. Lei è un po' il mio rappresentante delle voci fastidiose. Sarà per il fatto che io do molta importanza al suono della voce, un ragazzo per quando bello possa essere se ha una voce debole o effeminata perde parecchi punti. Una collega per quanto gentile, mi aiuti, mi offra il caffè, sia gentile insomma, se ha una voce come quella di Serena, non potrebbe stare nel mio ufficio nemmeno mezza giornata di lavoro in part-time.




continua...

Nessun commento:

Posta un commento