... sei a casa se uscendo di casa per fare una passeggiata da sola coi tuoi pensieri su cui concentrarti finisci per incontrare, per caso, per strada, quattordici persone che conosci: un collega, un coinquilino di un collega, un'amica, un'amica di un amico...
Tre cose belle
Quando vedo qualcosa di triste
o ho nostalgia di qualcuno o di qualcosa o le cose non vanno nel migliore dei
modi, penso sempre che potrebbe andare peggio e poi faccio un elenco delle cose
belle che vedo, ho o avrò.
Questo post è la mia lista di
oggi.
L'ombrello. Che e sempre nella
mia borsa. Credo pioverà nel pomeriggio.
L'sms di Fabiola, che ci
aspetta tutte a casa sua per il tè.
Il quadro
Il mio nuovo vicino di
scrivania mi ha chiesto di poter appendere alla parete del nostro ufficio un
quadro, una foto di una moschea con la scritta "Saluti da..." un posto che non ho
nemmeno tentato di leggere.
Quel quadro era un regalo, piuttosto bruttino direi, che qualcuno aveva probabilmente fatto
al nostro precedente collega il quale aveva ben pensato di chiuderlo in un
cassetto e dimenticarlo li'.
Per me sulla scrivania e in ufficio come sul comodino e nella stanza da letto ci sono oggetti e foto da guardare e mostrare e oggetti da chiudere in un cassetto.
Sopra al mio comodino c'e'un
barattolo di vetro con delle conchiglie raccolte vicino a casa dei miei
quest'estate, alla parete foto e cartoline. Sulla mia scrivania c'è una copia
della chiave della porta di casa di cui ho rotto la serratura a maggio, una chiave che non apre più niente
ma mi ricorda i primi giorni in quella casa.
Adesso nella parete dell'ufficio ci sarà anche un quadro di una qualche moschea visitata da una qualche turista e ragalata (forse) a un qualche collega...
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